IL FILO D’ORO DELLE JANA’S
Racconti di Fate della Tradizione della Sardegna
di Gianluca Nani e Angela Noli
Montagne aspre e solitarie scaldate dal Sole Rievocano Leggende di luccicanti e minuscole Figure Femminili
Le Jana’s tra Leggende e Mito
In Sardegna le leggende hanno il potere di rendere tutto più semplice, magico e soprattutto reale; in qualche modo hanno l’autorizzazione di addolcire le giornate aspre e, non scherzo, anche la vita. Le leggende fissano nella memoria tutti quegli episodi che vengono da sempre raccontati oralmente, magari attorno ad un fuoco nelle interminabili sere invernali, oppure ancora meglio nelle afose serate estive, quando per ore ed ore si rimaneva sedute sull’uscio di casa ad ascoltare le thie (donne di una certa età) immerse nel loro cercar il tempo andato.
Erano parole suggestive, sussurrate come segreti preziosi dalle loro bocche rugose che incantavano noi bambine e bambini e spesso sembrava che tutto fosse veramente vero, tangibile. Io sono cresciuta così, in un ambiente in cui le leggende venivano raccontate e raccontate, a volte persino cantate dagli thii (signori di una certa età) che avevano la fortuna di tornare presto dalla campagna. Posso senz’altro dire che la fantasia si è da sempre fusa con la mia realtà e mi ha permesso di essere avvolta dal mistero di quelle storie, affascinandomi e facendo vivere le protagoniste, interpretandole di volta in volta una o l’altra a mio piacimento nel silenzio della mia camera. Tra le mie preferite c’erano sicuramente le Jana’s di cui vi racconto la storia, o meglio vi racconto la Vita delle Jana’s.
La Sardegna Terra di Magia e di Energia Ancestrale
La Sardegna è da sempre una terra misteriosa fatta di mare e spiagge incontaminate, terra arida e bruciata dal sole, ma anche folte foreste nelle colline verdeggianti. Oltre a tutto questo è ricca di siti archeologici che caratterizzano il paesaggio rendendolo unico come i Nuraghi, le Tombe dei Giganti, i Menhir, i Dolmen e le Domus de Jana’s ossia le Case delle Fate. Eh, si! Le Jana’s hanno le case e, nonostante l’archeologia moderna le abbia classificate come nicchie funerarie, sono delle cavità scavate sulla roccia e appartengono al periodo neolitico.
Sono spesso formate da una o più camere quadrate o circolari che assomigliano a vere e proprie abitazioni e, dove sembra, il defunto si dovesse sentire a casa. Noi sappiamo però che sono le loro case. Con il tempo la funzione originale si è comunque persa, dimenticata tra la vegetazione e la noncuranza per il proprio patrimonio, finalmente ora c’è un nuovo interesse per questi siti dove la venerazione dei morti e degli antenati era fortissima; con tutta probabilità lì avvenivano la celebrazione di molti rituali e cerimonie ritenuti di vitale importanza per il popolo sardo.
Le Jana’s tra Arte e Potere
Le Jana’s sono spesso descritte come il popolo delle creature fantastiche di minuscola statura, donne bellissime e piccolissime dalla pelle chiara e che abitavano nelle rocce scavate sparse per tutta l’isola, le famose Domus de Jana’s. Alcune leggende raccontano che non tutte fossero buone e che tra di loro ci fossero delle maghe e delle streghe.
Chi le ha viste dice che popolano i boschi sardi e indossino eleganti abiti rossi, scialli ricamati di fili d’oro e d’argento e con al collo delle preziose collane d’oro; dicono anche che il corpo sia tanto luminoso da non poterlo guardare per lungo tempo senza rischiare di rimanerne abbagliati e anche che avessero delle lunghe e forti unghie che usavano per scavare la roccia, infine, ma non meno importante che dotate di una voce stupenda e melodiosa. Nei giorni di vento si narra che il loro canto di diffonda nei viottoli dei paesi e che faccia emergere negli uomini la loro vera natura, mostrando a tutti i vizi e le virtù abitanti la loro anima. Per la loro pelle delicata possono uscire solo di notte e la loro vita trascorre in gran parte dentro le loro Domus, intente a filare il lino su dei telai d’oro e cucire stoffe preziose dove ricamavano fili d’oro e d’argento; si mormora che ancora adesso, di notte, si senta il rumore dei loro telai. Detto ciò, è bene ricordare quando si viaggia in Sardegna di guardarsi intorno, poiché ogni luogo può essere una loro magica dimora e se si è virtuosi si possono anche incontrare.
Di carattere sono gentili, introverse e a volte birichine, talvolta selvatiche e terribili, ma di sicuro esperte nell’uso delle erbe, guarendo gli uomini con i loro unguenti e insegnando alle donne del luogo le loro arti. Trasmettendo loro l’antico sapere, la sacra conoscenza e insegnando a mantenere vivo il legame ed il contatto con la Terra hanno inciso nelle cellule delle donne sarde il potere di individuare la pura essenza divina ed energetica. Insomma, le Jana’s erano donne di potere che vivevano in simbiosi con la natura e la terra e che conoscevano l’arte della guarigione. Erano e sono capaci di mutare aspetto in base al nostro comportamento, infatti se si tenta di ingannarle si trasformano in streghe e, viceversa, in fate.
Jana’s Incontri con gli Spiriti di Natura
Nel 2015 nasce il mio progetto personale di Jana’s Incontri con gli Spiriti di Natura che considero un modesto omaggio alle mie minuscole scintillanti antenate. In me, attraverso il mio codice genetico, è inciso il loro potere ancestrale e che, in assoluta simbiosi con la Natura, mi fa tessere il Filo d’Oro che mi collega alle Jana’s, alla mia Terra nutrendo e sostenendo la mia vita.
Angela
Jana’s Incontri con gli Spiriti di Natura prevede 5 Incontri individuali o di piccoli gruppi.
SI RICEVE SU APPUNTAMENTO
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