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Il Pozzo Sacro riasalente all’Età del Bronzo (2.000-
E’ formato da un vestibolo quadrangolare che immette nella camera ipogeica circolare con la caratteristica copertura ad ogiva attraverso una scala coperta con un soffitto gradonato. Senza dubbio si tratta di opere che confermano la sacralità, la conoscenza e la maestria dei costruttori nuragici.
Osservando la costruzione dall’alto si riconosce in maniera netta la forma bizzarra e misteriosa di una serratura, ed è dedicato al culto dell’acqua, che insieme a quello dei morti era un culto molto importante per gli antichi nuragici. Notoriamente l’isola è conosciuta per la sua aridità, ma come possiamo constatare alcuni di questi pozzi sacri sono ancora attivi.
L’accesso che conduce alla fonte avviene tramite una scalinata, composta da gradini, ed è coperta superiormente da una sequenza di architravi digradanti che formanocosì una scala rovesciata che giunge fino alla volta del pozzo.
Sul fondo del vano si trova la fonte, in alcuni casi ancora attiva, la camera coperta ad ogiva sulla sommità presenta un foro che filtra la luce direttamente nello specchio dell’acqua. Si ipotizza che i pozzi siano stati costruiti in base a precisi calcoli astronomici infatti ogni 18 anni e mezzo in occasione del solstizio d’inverno la luna si riflette direttamente sull’acqua all’interno del pozzo.
Non è comunque l’unico fenomeno che è possibile riscontrare nei pozzi sacri, infatti durante gli equinozi di primavera e d’autunno il sole di mezzogiorno entra dalla scalinata e si specchia nell’acqua, che a sua volta rimanda l’immagine rovesciata dell’ombra sullaparete del pozzo, creando le sembianzedi una farfalla che sale le scale della volta del pozzo in un affascinante rito di trasformazione e purificazione.