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Tombe dei Giganti

Gong Sardegna
 

Le Tombe dei Giganti risalenti all’Età Nuragica (1600-1200 a.c.) si presuppone siano delle tombe collettive, all’interno comunque non sono stati ritrovati resti che avvalorino queste supposizioni.


Le Tombe sono costituite da un lungo corridoio coperto con delle lastre di pietra piatte. La facciata della tomba ha una esedra semicircolare o circolare che delimita uno spazio sacro e che si pensa sia l’area dove si svolgevano i rituali di incubazione.

La forma ricorda la forma taurina, simbolo di fertilità e della vita ultraterrena ed è formata da un lungo corridoio coperto con lastre piatte,l’esedra halastroni di pietra infissi sul terreno in verticale.

Al centro dei filari di pietre infisse trova posto la stele alta parecchi metri con una porticina sulla parte bassa che è anche il portello d’ingresso; la stele è incisa con degli incavi che mima una falsa porta.

In alcuni casi, all’interno dell’area dell’esedra,  sono stati ritrovati dei betili come simbolo di protezione dell’area stessa.

I rituali che si pensa venissero fatti nello spazio sacro dell’esedra consistevano nel dormire all’interno dell’area sacra per comunicare con lo spirito dei defunti attraverso i sogni o essere guariti tramite la loro intercessione.

Probabilmente erano dei monumenti che facilitavano l’accesso al mondo spirituale e mettevano in contatto con universi paralleli.


Alcune di queste tombe sono orientate con i punti cardinali in modo molto preciso che permette di osservare, in determinati momenti dell’anno, dei fenomeni molto suggestivi e che contribuiscono ad innalzare il proprio livello energetico.

Attualmente un sempre maggior numero di persone utilizzano alcune delle Tombe dei Giganti come catalizzatori energetici per trovare benefici a disagi fisici.

 
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